18/1999
November
Modalità contrattuali del premio di risultato: Un'analisi per le province di Parma e Reggio Emilia
 
Sonia Bianchi - Luca Crudeli - Roberto Fabbri - Paolo Pini


A seguito dell'accordo del 23 luglio 1993, la stipulazione di contratti aziendali che prevedono un legame fra performance d'impresa e retribuzioni si è diffusa notevolmente. La natura decentrata della contrattazione sulle materie economiche è indicata quale strumento idoneo per legare la crescita del potere d'acquisto delle retribuzioni alle performance aziendali e per accrescere con modalità partecipative la competitività delle imprese. In questo lavoro si analizzano le modalità con le quali è stata effettuata la contrattazione sui meccanismi premianti nelle imprese di due province emiliane, Parma e Reggio Emilia, nell'arco temporale che va dal luglio 1993 fino a tutto il 1997. L'analisi delle modalità contrattuali è condotta su 935 contratti aziendali per 638 imprese, e viene svolta in due fasi principali. La prima riguarda lo studio delle caratteristiche della contrattazione aziendale, mentre la seconda concerne l'analisi specifica delle modalità del premio di risultato, volta alla individuazione dei meccanismi di incentivazione, suddivisione del rischio e partecipazione che lo caratterizzano.
Dall'analisi emerge che le modalità contrattuali del premio di risultato adottate nelle imprese sono prevalentemente di tipo conservativo e sembrano dettate dal contesto locale e dalla appartenenza ad un determinato ambiente, senza assumere caratteristiche specifiche d'impresa. Scarsi sono i contenuti partecipativi del meccanismi premianti, mentre prevalgono quelli di incentivazione tradizionale e di suddivisione del rischio. Due percorsi sembrano emergere nei due sistemi locali considerati. Nel sistema locale parmense appaiono più rilevanti le modalità contrattuali volte ad un percorso di flessibilità difensiva, nel cui ambito la retribuzione variabile è mantenuta entro aspetti essenzialmente
economici e viene collegata ad indicatori di produttività tradizionali e di redditività d'impresa. Nel sistema locale reggiano, viceversa, le modalità contrattuali adottate sul premio lasciano intravedere una incidenza certamente minore della flessibilità difensiva, un grado inferiore di variabilità del salario, una contrattazione più estesa su istituti retributivi tradizionali, senza che ciò abbia comunque condotto ad una modulazione del premio, ove adottato, in termini più partecipativi ed al contempo evitato diffusi comportamenti collusivi tra imprese ed organismi di rappresentanza dei lavoratori.

 
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