La Legge di Stabilita' 2014-2016 elaborata dal Governo italiano ed approvata dal Parlamento e' volta
al rispetto dei vincoli previsti dai Trattati europei, e non alla crescita del reddito e dell'occupazione.
Cio' nonostante, la Commissione Europea non ha ritenuto di dare "semaforo verde", in quanto il
rientro dal debito non e' garantito nel breve e medio periodo. La proposta governativa non viene
giudicata soddisfacente dai tecnocrati europei perche' non coerente con le politiche di rigore e di
austerita' espansiva, ma neppure soddisfa le parti sociali che chiedono interventi non simbolici per la
riduzione del cuneo fiscale, e quindi per la crescita e l'occupazione. Ma siamo certi che impegnare
tutte le risorse disponibili per la riduzione del cuneo sia la politica piĆ¹ adatta per far uscire il paese
dalla crisi in presenza di una trappola della produttivita' che caratterizza il nostro paese da venti
anni?
English abstract:
The Italian Budgetary Plan 2014-2016 prepared by the Italian Government and approved by the Parliament is finalized to fulfil the constraints of the European Treaties, rather than income and employment growth goals. The European Commission, however, decided not to give the "green light", because fiscal consolidation is not guaranteed both in short and medium term. The Italian government proposal is considered unsatisfactory by European technocrats, as inconsistent with the budgetary rigour and "expansive austerity" policy. The proposal does not even satisfy the social partners, employer associations and trade unions, who ask for not symbolic actions for reducing the tax wedge, thus for supporting growth and employment. Are we sure though that the commitment of all available resources in the direction of tax wedge reduction is the best policy for driving Italy
out of the crisis, as the country has been trapped in productivity stagnation for twenty years?
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