16/2001
December
Nuove forme di organizzazione del lavoro: il contributo dell'analisi teorica
 
Jlenia Bonatti


Nel corso degli ultimi anni, numerosi cambiamenti economici, politici e sociali hanno alterato il contesto in cui opera l'impresa, accrescendo l'esigenza di modelli organizzativi che si discostino da quelli di matrice fordista-taylorista e ne rappresentino un superamento maggiormente funzionale alle nuove esigenze competitive dell'impresa. Le modalità organizzative emerse a partire dagli anni ottanta, pur presentando caratteristiche piuttosto eterogenee, enfatizzano la specificità e la rilevanza delle conoscenze e degli skills posseduti dai dipendenti. Il contributo proposto si prefigge di valutare, attraverso l'analisi della letteratura teorica al riguardo, i cambiamenti negli stili di gestione aziendale, sottolineando i vantaggi conseguibili dall'impresa in termini di competitività. Gli studi esaminati concordano nel sostenere che l'impresa, per migliorare la propria performance economica attraverso
l'impiego ottimale delle risorse umane, debba non solo conseguire livelli superiori di flessibilità e di qualità dei processi produttivi, ma anche facilitare la partecipazione dei dipendenti nei processi organizzativi e decisionali. Questi obiettivi sono perseguibili attraverso la trasformazione di cinque principali ambiti organizzativi: i sistemi di selezione e di valutazione dei dipendenti e delle loro prestazioni; gli investimenti nel training e nella formazione del personale; il job design; i meccanismi retributivi. Tali ambiti devono essere strutturati in modo da consentire ai singoli lavoratori di sviluppare e, soprattutto, di sfruttare le loro capacità e le loro conoscenze per fornire all'impresa prestazioni lavorative superiori.

 
Download:   PDF File - 183.86 KB (PDF File - 183.86 KB)