L'Impresa stilizzata dalla Teoria economica tradizionale resta lontana da quella del mondo reale e tale "lontananza" appare ancor più rilevante quando ci si riferisce alla piccola impresa.
Tuttavia oggi, il crescente ruolo delle piccole imprese nelle dinamiche competitive locali, nazionali e globali, non può che spingere gli economisti a tentare di colmare tale distanza e a sviluppare quindi un nuovo approccio teorico, analitico ed interpretativo. Si tratta di riempire un vuoto in letteratura e di iniziare a gettare le basi per l'elaborazione di un apparato analitico capace di offrire un coerente supporto in sede di politica.
Naturalmente l'obiettivo di questo lavoro non può essere quello di riempire tale vuoto e chi scrive si limita ad offrire alcuni spunti di riflessione alla luce dei più recenti sviluppi teorici in materia di Teoria dell'impresa, "Industrial Organization" ed Economia e Politica Industriale.
In quest'ottica il lavoro è strutturato come segue: in una prima parte, nell'ambito delle principali teorie sull'impresa, vengono richiamati gli aspetti che, riferendosi alla realtà della piccola impresa, appaiono di maggior interesse; in una seconda parte ci si concentra sul rapporto tra efficienza e dimensione d'impresa che rimane uno degli aspetti che più sembrano attrarre l'attenzione degli economisti; in una terza parte si fa riferimento ad alcune delle possibili implicazioni di politica economica; il lavoro si conclude tentando di riflettere su quelle che appaiono essere le strade più promettenti verso al costituzione di un nuovo apparato teorico esplicitamente dedicato allo studio della piccola impresa