16/2000
September
La contrattazione di secondo livello nell'alimentare lombardo, 1994-1999: premi, partecipazione e flessibilità (parte prima e parte seconda)
 
Roberto Fabbri - Mario Nosvelli - Paolo Pini


In questa ricerca vengono esaminati gli schemi premianti nel settore alimentare della Lombardia.
L'analisi risulta particolarmente significativa per le caratteristiche specifiche che questo settore assume, come emerge anche dalle informazioni tratte dal Censimento Intermedio dell'Industria e dei Servizi.
Da un lato il settore alimentare lombardo denota un peso molto rilevante rispetto alle altre regioni in termini di imprese e, soprattutto, di addetti, che rappresentano quasi un quinto del totale nazionale.
Dall'altro, pur evidenziando la prevalenza di imprese di piccole e piccolissime dimensioni, caratteristica del «modello italiano», il comparto alimentare lombardo mostra una quota significativa di imprese di grandi dimensioni che lo rendono l'unico, fra i corrispondenti regionali, avvicinabile agli standard produttivi e organizzativi europei.
Inoltre, alcuni tratti innovativi, segnalati in altre ricerche sulla contrattazione condotta in questo settore in Emilia-Romagna,
hanno stimolato l'interesse ad indagini più approfondite.
L'analisi degli accordi è mirata a cogliere tali specificità nei risultati della contrattazione di secondo livello realizzata in Lombardia tra il 1994 e il 1999, utilizzando l'impianto metodologico esposto in altri contributi (ad esmpio in Fabbri, Melotti, Pini, 2000).
Inoltre, l'eterogeneità esistente fra le province lombarde in termini di tipologia di prodotto, forma giuridica e organizzativa delle imprese e modalità contrattuali, permette di evidenziare come il contesto territoriale sia fattore chiave nella valutazione degli esiti contrattuali.
Infine, l'ampia disponibilità d'informazioni sugli argomenti contrattati consente di esaminare alcune forme di flessibilità (numerica, temporale, funzionale, organizzativa, negoziale, retributiva) e di porre queste in relazione alle modalità partecipative adottate.
Infine, l'eterogeneità esistente fra le province lombarde in termini di tipologia di prodotto, forma giuridica e organizzativa delle imprese e modalità contrattuali, permette di evidenziare come il contesto territoriale sia fattore chiave nella valutazione degli esiti contrattuali.
Tale analisi apporta nuovi elementi al dibattito sulla flessibilità e apre nuove prospettive di ricerca per il futuro

 
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