11/1999
May
Il premio di risultato in Emilia-Romagna: modalità contrattuali e determinanti
 
Giulio Cainelli - Roberto Fabbri - Paolo Pini


A seguito dell'accordo del luglio 1993 l'adozione di contratti aziendali che prevedono un legame tra retribuzioni e performance d'impresa si è diffusa significativamente, assumendo una dimensione consistente anche in sistemi locali, senza peraltro coinvolgere l'insieme delle imprese dove viene effettuata la contrattazione collettiva. Conseguentemente, gli studi sulle modalità della contrattazione decentrata concernente il premio di risultato si stanno indirizzando negli ultimi anni anche ad esaminare tale fenomeno per il totale delle imprese coinvolte da questi schemi retributivi e localizzate in specifiche aree geografiche, non solo quindi facendo riferimento ad un campione casuale ristretto di imprese, in generale di medio-grande dimensione, a livello nazionale. L'impostazione stessa dell'accordo del luglio 1993 ha privilegiato la dimensione decentrata della contrattazione sulle materie economiche, legando la crescita del potere d'acquisto delle retribuzioni alle performance aziendali. D'altra parte, in un contesto di crescente concorrenza sovranazionale viene richiamata da molti la rilevanza della dimensione locale dei mercati del lavoro ai fini della competitività delle imprese, e dei sistemi locali nel loro complesso, e ciò accresce l'importanza di indagini sulla diffusione territoriale di schemi premianti ritenuti elementi importanti per accrescere tale competitività.
Obiettivo del lavoro è quello di analizzare la contrattazione aziendale realizzata nelle imprese dell'Emilia Romagna nel periodo 1994-1997, ponendo particolare riferimento alla introduzione del premio di partecipazione/risultato. L'analisi delle modalità contrattuali previste con riferimento al premio sarà finalizzata alla individuazione delle motivazioni incentivazione, suddivisione del rischio, partecipazione suggerite dalla teoria economica. Tale fase sarà seguita da una analisi di tipo econometrico volta ad individuare i fattori alla base dell'introduzione del premio e delle diverse modalità che lo caratterizza.
La prima parte del lavoro è dedicata ad una presentazione sintetica della banca dati impiegata e del suo grado di
copertura.
L'analisi condotta sulla contrattazione decentrata in tema di premio di risultato si basa sugli accordi contenuti nella banca dati dell'Ires dell'Emilia Romagna, nel seguito indicata come Iresco, che raccoglie a livello regionale l'insieme dei contratti di secondo livello sottoscritti tra imprese e rappresentanze aziendali dei lavoratori, in gran parte con l'intervento attivo delle organizzazioni sindacali di categoria. L'arco temporale coperto da tale banca dati è prevalentemente quello degli anni novanta, anche se il confronto tra la fase successiva al 1993 con quella precedente (dal 1991) non appare agevole essendo differente il grado di copertura della contrattazione aziendale. Gli accordi che compaiano in tale banca dati provengono infatti per la maggior parte dalle strutture territoriali delle Camere del Lavoro e dalle varie categorie sindacali, ed il meccanismo di raccolta dei contratti sottoscritti si è intensificato notevolmente dopo l'accordo del luglio 1993. Anche per questa ragione, la nostra analisi ha riguardato esclusivamente la contrattazione effettuata successivamente l'accordo del luglio 1993, impiegando quindi l'insieme dei contratti presenti nella banca dati Iresco per il periodo quadriennale 1994-1997.
I contratti presenti nella banca dati riguardano prevalentemente la contrattazione effettuata nei settori privati dell'economia, mentre sono esclusi gli accordi del settore pubblico. Nel settore privato, tuttavia, la copertura non
sembra omogenea tra settori industriali e quelli dei servizi di mercato. Mentre per i primi, gli accordi raccolti e classificati secondo le categorie sindacali dell'industria (Alimentaristi, Chimici, Edili, Metalmeccanici, Tessili) - e non a seconda dei settori economici - lasciano ritenere che sia presente un buon grado di copertura della contrattazione aziendale realizzata dalle rappresentanze dei lavoratori con il coinvolgimento delle strutture territoriali sindacali, per i secondi i contratti presenti nella banca dati appaiono garantire un grado di copertura molto minore, in particolare se si considera anche la contrattazione aziendale certamente effettuata tra imprese e rappresentanze dei lavoratori senza l'intervento delle strutture sindacali territoriali. Le categorie coperte per i settori dei servizi privati di mercato sono quelle del Commercio, Credito e assicurazioni, Trasporti e ultima categoria quella dei Poligrafici che copre la contrattazione effettuata nelle imprese appartenenti al settore delle comunicazioni oltre che in un gruppo di imprese industriali dell'editoria.
Nella seconda parte del paper vengono presentate alcune delle caratteristiche generali della contrattazione decentrata, sulle varie materie oggetto di negoziazione. Viene condotta inoltre una analisi preliminare sulla diffusione della contrattazione sul premio di risultato. Specificatamente, viene esaminata anzitutto la dimensione della contrattazione su materie che contribuiscono a determinare il clima aziendale e le relazioni industriali entro l'impresa, tra cui trasmissione alle rappresentanze dei lavoratori di informazioni circa lo "stato di salute" ed i "piani di sviluppo" della stessa, la presenza di commissione tecniche bilaterali tra impresa e rappresentanze, la trasmissione dei bilanci aziendali. In secondo luogo, si esamina la contrattazione su materie economiche, per individuare quali forme (tradizionali e/o innovative) siano state adottate per conseguire aumenti retributivi (reversibili ed irreversibili). In terzo luogo, viene analizzata la diffusione della contrattazione su due aspetti ritenuti essenziali per la realizzazione della partecipazione non solo economica ma anche gestionale dei lavoratori all'impresa, cioè organizzazione del lavoro ed orari di lavoro. Tale esame viene condotto distintamente per le imprese ove è stato contrattato il premio di risultato e per quelle ove tale forma di aumenti retributivi non è stata adottata.
Nella terza parte vengono analizzate le caratteristiche delle modalità contrattuali con le quali è stato introdotto il premio di risultato nelle imprese industriali e dei servizi privati dell'Emilia Romagna, in totale 935 aziende come risulta dalla banca dati dei contratti aziendali dell'Ires Emilia Romagna. L'analisi si concentra sui contratti aziendale sottoscritti nelle imprese nel periodo 1994-1997. Nel caso in cui per la singola impresa sia stato sottoscritto più di un contratto che riguarda il premio di risultato, è stato tenuto in considerazione quello più recente qualora con esso si introducano modifiche sostanziali al regime previsto con il precedente accordo (rinnovo
sostitutivo), Nel caso in cui invece il più recente contratto confermi o semplicemente integri modalità premianti
previste in accordi precedenti senza modificare quindi nella sostanza tali modalità (rinnovo integrativo), è stato
considerato l'accordo originario. In altri termini, l'analisi si concentra sulle modalità premianti previste in sede
contrattuale per ogni specifica impresa ove il meccanismo del premio è stato previsto in sede di contrattazione
decentrata piuttosto sui singoli accordi aziendali che hanno per oggetto tale meccanismo. Ciò ha portato a tenere in
considerazione anche le varie caratteristiche - materie della contrattazione aziendale per tutte le imprese ove il
premio è stato introdotto, indipendentemente dal contratto che le ha previste.
Come è stato mostrato in diversi lavori (Biagioli - Cardinaleschi, 1991b; Cossentino - Prosperetti, 1990; Fabbri
- Melotti - Pini, 1998a, b), l'analisi delle modalità contrattuali previste dagli accordi costituisce parte essenziale
dello studio volto ad individuare il differente modello adottato nelle imprese per la determinazione del premio di
risultato. A volte tale analisi è successivamente accompagnata da una indagine econometrica relativa alle
determinanti ed agli effetti dell'adozione del premio; altre rare volte tale indagine può giovarsi di ulteriori
informazioni circa le caratteristiche delle imprese, il clima di relazioni industriali e la gestione dell'accordo stesso.
In ogni caso, la "lettura" dei contratti offre una serie di informazioni che possono risultare indispensabili alla stessa analisi successiva. Nel caso specifico di questo lavoro, l'analisi delle modalità contrattuali viene realizzata
mediante uno schema che prende in esame varie caratteristiche del contratto, utili a catturare il differente grado di
incentivazione, suddivisione del rischio e partecipazione.
A tal fine, l'esame degli indicatori utilizzati è essenziale ai fini della interpretazione delle modalità di
collegamento della retribuzione dei lavoratori ai risultati delle imprese. Come molte ricerche empiriche hanno
mostrato, vi può essere una forte specificità a livello di singola impresa e di relativa classe dimensionale o di settore economico di appartenenza nella individuazione di indicatori atti a misurare la performance aziendale, oppure tale modalità può seguire percorsi piuttosto standardizzati determinati sulla base di comportamenti di categoria
sindacale nonché di territorio.
Se gli indicatori adottati per collegare quote di retribuzione alle performance dell'impresa sono certamente
cruciali, al contempo non vanno trascurate altre caratteristiche degli accordi che determinano le modalità del
meccanismo premiante. La nostra analisi riguarda, per questa ragione, una serie di ulteriori caratteristiche degli
accordi, di fondamentale importanza per valutare il diverso impiego di meccanismi incentivanti, di suddivisione del
rischio e di tipo partecipativo previsti dalla contrattazione. Tra queste vi sono, in particolare, i parametri individuali adottati per l'attribuzione "ad personam" del premio di risultato, le finalità perseguite con l'accordo, il possibile consolidamento del premio distribuito, la quota del premio di risultato sulla paga base e la sua variabilità, il personale coinvolto, le modalità di verifica dell'accordo.
L'insieme di queste informazioni desunte dalla "lettura" degli accordi stipulati tra le parti vengono
successivamente utilizzate in modo congiunto per costruire indici sintetici con i quali si intendono catturare i
diversi obiettivi o finalità generali che il meccanismo partecipativo persegue. Specificatamente, gli indici sintetici
da noi costruiti sono volti a esplicitare il diverso grado di incentivazione, di suddivisione del rischio e
partecipazione incorporato negli accordi di salario variabile a livello aziendale.
La quarta parte del lavoro riguarderà specificamente l'analisi dei fattori che influenzano la probabilità di
adozione del premio. Nonostante quanto prescritto dall'accordo del luglio 1993, non tutte le imprese adottano
schemi retributivi premianti, e la diffusione di pratiche di contrattazione tradizionale (quali premi di produzione,
superminimi collettivi ed individuali, salario aziendale strutturale, una tantum) rimane rilevante. La decisione di
corrispondere aumenti retributivi in forma reversibile mediante l'adozione del premio di risultato risponde alle
convenienze delle parti sociali in fase contrattuale, anche in presenza di (limitati e molto recenti) vantaggi
contributivi. La letteratura economica ha indicato varie motivazioni che condurrebbero l'impresa ad adottare
schemi retributivi premianti: meccanismi di incentivazione, distribuzione di redditività e profittabilità aziendale, ripartizione del rischio d'impresa, partecipazione dei lavoratori; al contempo, l'analisi empirica ha teso ad evidenziare quali siano i fattori esplicativi della probabilità di adozione.
Obiettivo di questa parte è quella di esaminare le motivazioni e le determinanti della sottoscrizione di accordi
aziendali che prevedono il premio di risultato nel territorio della regione Emilia-Romagna negli anni novanta,
mediante un'analisi econometrica dei fattori che ne influenzano la probabilità per un campione di circa 750 imprese
industriali sopra i 50 addetti, di cui quasi la metà ha introdotto schemi retributivi premianti basati su indicatori di
performance aziendale. A differenza di altri lavori empirici, questo studio prende in esame la contrattazione
aziendale sul premio di risultato condotta negli anni recenti in uno specifico sistema produttivo locale dalla
maggior parte delle imprese industriali sopra i 50 addetti.

 
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