Il saggio analizza i principali aspetti evolutivi del sistema bancario italiano e le prospettive connesse all'entrata nell'Euro. Elencate sinteticamente le determinanti del processo in atto, si passa a considerare il quadro strutturale: numerosità, dimensioni, articolazione territoriale, assetti proprietari e modelli organizzativi. Le modifiche intervenute, appaiono di tutto rilievo e lungi dall'essersi esaurite. La concentrazione e la crescita dimensionale, come emerge anche dal raffronto con altri paesi europei, dovrà continuare con vigore, ponendo particolare attenzione alle implicazioni sugli assetti concorrenziali e sugli equilibri gestionali. Sono coinvolte complesse e interessanti problematiche organizzative. La privatizzazione delle banche pubbliche impone la ricerca di adeguati modelli proprietari.
Ai rapporti con le famiglie e all'attività d'impiego sono dedicate le parti successive. Dei primi si esamina l'evoluzione intervenuta nell'attività di intermediazione mobiliare e di gestione del risparmio, le prospettive di concorrenzialità con gli intermediari esteri e i punti di debolezza. Degli impieghi e dell'assistenza finanzaria alle imprese si analizzano i tratti essenziali dell'operatiià tradizionale, il ruolo delle nostre banche sull'euromercato, l'unificazione del credito a breve e a medio e lungo termine, le opportunità di crescita di taluni comparti: credito
al consumo, finanziamento di progetti, servizi di finanza mobiliare.
Il saggio si conclude con alcune considerazioni sulla redditività bancaria nelle sue componenti critiche, nonchè sul dualismo di situazioni economico-patrimoniali che, da qualche anno, sembra caratterizzare il sistema bancario italiano.
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