A cinque anni dalla firma del Protocollo del 23 luglio 1993, la contrattazione decentrata sulle retribuzioni si afferma nel dibattito economico come uno degli strumenti giudicati idonei per favorire la crescita della competitività delle imprese in mercati globali dei prodotti e del lavoro, per la quale risultano decisive le condizioni locali alla base dello sviluppo.
Recentemente, sono poche le analisi che hanno cercato di contribuire alla valutazione della contrattazione aziendale sul premio di risultato dopo l'accordo del luglio 1993. La dimensione del fenomeno su base territoriale ristretta (locale) deve in particolare ancora essere esaminata in modo articolato, anche se proprio la base locale è certamente la più significativa data la natura decentrata e diffusa della contrattazione. Essa richiederebbe quindi particolare attenzione da parte dei ricercatori e degli operatori istituzionali.
Il presente lavoro intende fornire un contributo in questa direzione, con una analisi sulla contrattazione del premio di risultato in due specifici sistemi locali contraddistinti da relazioni industriali chiaramente differenti quanto a grado partecipativo, il territorio di Udine e quello di Bologna.
E' nostra convinzione che soprattutto la comprensione su base locale del fenomeno possa contribuire al una discussione puntuale e senza "a priori" sui risultati dell'accordo del 23 luglio 1993 e sulle modifiche eventualmente da introdurre.
Il presente lavoro si propone anzitutto di analizzare la contrattazione aziendale sul salario variabile e di esaminare le modalità, previste nei contratti stipulati dal 1994 al 1997, con le quali parte della retribuzione
viene collegata ai risultati conseguiti dalle imprese. Due sono i meccanismi che stanno alla base della variabilità del salario: il primo, più tradizionale, è rappresentato dal meccanismo incentivante dell'impegno lavorativo; il secondo, la cui diffusione appare più recente, è quello di suddivisione del rischio d'impresa. Per entrambi emerge il contenuto partecipativo dei lavoratori, sia di tipo economico sia di tipo gestionale.
L'analisi qui proposta intende individuare le diverse modalità (incentivazione vs. suddivisione del rischio) che possono essere dedotte dai contratti aziendali sottoscritti, ed individuare il differente grado partecipativo.
Inoltre, tale studio circa le modalità contrattuali prevalenti viene approfondito mediante analisi empiriche specifiche per i due territori: nel caso di Udine è stato condotta una indagine mediante questionario sottoposto alle rappresentanze dei lavoratori in tutte le imprese ove è stata introdotta flessibilità salariale di tipo partecipativo; nel caso di Bologna si è fatto impiego dei dati di bilancio di un campione casuale di imprese per individuare le motivazioni e le determinanti che stanno alla base dell'adozione di schemi premianti.
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