Scopo del presente lavoro è quello di analizzare empiricamente alcuni aspetti relativi al rapporto fra attività innovativa, organizzazione interna e tipologie di interazione con l'ambiente, siano esse strutturate o meno, di un campione di imprese manifatturiere dell'Emilia Romagna. A tale scopo sono stati impiegati i dati ricavati dall'indagine campionaria "Technology Watch", realizzata nel novembre 1997 dall'Agenzia per lo Sviluppo Tecnologico dell'Emilia Romagna (ASTER).
In particolare l'analisi ha riguardato una duplice serie di aspetti. Da un lato, sono state prese in esame le dimensioni dell'attività innovativa, stimando alcuni modelli di generazione della spesa in R&S, dell'attività brevettuale (o prodotto potenziale), e della produzione innovativa effettiva. Dall'altro lato, si sono analizzate le modalità con cui le imprese beneficiano delle reti di relazioni in grado di generare esternalità, siano esse gestite in una struttura organizzata (quale, per esempio, quella di un gruppo industriale), oppure determinate da processi di spillover che generano esternalità.
A questo fine sono state sottoposte a verifica empirica le tipologie di relazioni fra imprese in grado di favorire o meno l'attività innovativa, in termini di appartenenza ad un gruppo o ad un distretto, e le caratteristiche della struttura del mercato che permettono l'appropriazione dei benefici dell'attività innovativa in termini di generazione/assimilazione di spillover di conoscenza
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